Deliri pomeridiani

Ieri ero sull'autobus del ritorno. Ero con il mio amico Luca.
In mezzo al fottio di gente che sghinazza e urla senza motivo, mentre l'odore di ascelle sale su per il mio naso, parliamo di scuola.

"Oggi inglese mi ha portato il compito. Ho preso solo 7" esordisco io
"Oggi inglese mi ha portato il compito. Ho preso addirittura 3 e 1/2" dice lui
Ridiamo di buon gusto
"Allora tu mi aiuti in matematica e io in inglese"
"Naaa... e poi manco mi ricordo come si fanno le cose che stai a fa"
"Ma come? Metti che il tuo prof ti chiama in una classe di terzo e ti dice di fare lezione"
"Mi rifiuto"
"Devi farla"
"Non sono un insegnate, non mi può obbligare"
"Lo può fare grazie ad una nuova legge appena approvata"
"Per fare una legge ci vuole tempo"
"Sono stati affrettati i tempi"
"Voglio che me lo confermi napolitano"
"Cuesta lecce è vera giovanotto"
"Mi rifiuto"
"Vieni evirato e diventi una donna"
"Così mi devono dare 250 mila euro di risarcimento sul lavoro"
"Non lavori lì"
"E allora non lo posso fare"
"Si invece, grazie ad una nuova legge"
"Mi uccido"
"Ti hanno tolto le mani e al loro posto hanno messo dei gessetti. Ora ti brucio i capelli."
"Sono ignifughi"
"Faccio una legge che non possono essere tali e te li brucio tutti creando ustioni di terzo grado che ti lasceranno pelato a vita."
"Faccio un referendum abbrogativo"
"Viene abbrogato il referendum abbrogativo"
"E' anti-democratico"
"C'è una monarchia"
"E allora non c'è diritto allo studio"
"Invece si, è vietato solo agli extracomunitari"
"Allora vengo da un altro pianeta."
"Abbiamo conquistato il mondo"
"Da un altro pianeta"
"Abbiamo conquistato l'universo"
"Vengo da un'altra dimensione"
"Anche quella conquistata"
"Non puoi perché vengo anche da indietro nel tempo"
"Con uno speciale marchingegno torniamo nella tua dimensione spazio-temporale e ti fermiamo prima che tu possa farlo"
"Sti cazzi"
"Vieni messo in una prigione da cui non uscirai mai più tranne per delle brevi boccate all'aria aperta."
"Ammazzo il tempo"
"O mio dio! Hai ucciso il tempo! Non puoi uscire neanche per boccate all'aria aperta"
"Mi giro i pollici"
"Non hai le mani, ricordi?"
"E allora mi giro i polsi e i gessetti"
"La polvere di gesso che cade si unisce con qualche aliena sostanza presente nella prigione creando un'esplosione che porta ad una straccio temporale che crea un buco nero che assorbe tutti e ti fa arrivare ad adesso"
"Interessante..."
"Ricapitoliamo: sei diventato un trans, con gessetti al posto delle mani, senza capelli permanentemente, intrappollato, pluriomicida... e solo per non fare una lezione sui radicali?"
"Ah, ma state a fa i radicali? Allora li so fa"
"Bravo coglione, torturato ignobilmente per niente"

Un'ultima risata ci separa. E' tempo di andare a casa.